
A proposito di corruzione, giustizia, festini a base di ragasse magre e grasse, in carriera e in corriera, di medicini e droghe coche e ine e lasse… pari o dispari?
Pari. Dispari. Alle bombe del cannon, bim, bum, bam! Ho vinto! Una vittoria provvisoria, provvisoria come l’occupazione, l’inflazione, il governo berluscone, il governo tecnico che va ai Monti, provvisoria come la moneta europea inventata dagli alieni, provvisoria come la democrazia nella quale crede ormai solo l’Annamaria.
Ma chi è sta Annamaria? La mia donna, che non avendo il coraggio di lasciarmi si è fatta operare e adesso si chiama Ugo. E tu, tu, bastardina, bastardino, sei etero, omo, lesbo, trans, mutante? Zic zac, cuci e taglia e scuci e ricuci: “Pene vince, pene perde, pene vince, pene perde! Dov’è finito? Vuole provare lei, punti, punti, anche solo dieci euro, non c’è trucco non c’è inganno! Dica lei… senza impegno… dica dica, ce l’ha cento euro? Che occhio, l’ha trovato subito! Ha vinto!” Cosa ho vinto? Un cavolo ho vinto! Fratelli e sorelle, cantiamo questo rap che segue, la cui headline è la seguente:
A GIULIANO L’APOSTATA
S’INFIAMMEREBBE LA PROSTATA
Salve bella gente/popolo di amici/
Massa proletaria/borghesia-monnezza-varia/
Siberpank virtuali/tosti intellettuali/
Fanchimen/stilisti/ terribili gezzisti/
Sciampiste con la Panda e calvi con il Volvo/
Mafiosi di Milano/milanisti di Murano/
Signori dei bordelli/hobbit e menestrelli/
Mostri terroristi e bolliti misti/
Operai in estinzione e troie da cannone/
Eroi lapidatori/ che dai cavalcavie/
Sfasciate i parabrezze e la carrozzerie/
Salve bella gente/ salve Italia armata/
Mia moglie ieri sera/ s’è-spa-ra-ta/
È che sognava sempre/ di non tornare giammai/
Vedete voi che fare/ dei vostri guai/
Salve bell’Italia/popolo d’eroi/
Sta volta uscir dal buco/ son-ca-chi-tuòi/
Però un consiglio fico/ io sì che ce l’avrei/
Seguite le istruzioni/ e diverrete dèi/
Corrotti e corruttori/ di ogni colore/
Dal mucchio li buttiamo/ nel-fracassatore/
Arrivisti ed arroganti/ giornalisti e cantanti/
Con il braccio meccanico/ giù nel frullatore/
L’Azienda per l’Igiene/ Fiscale e Corporale/
Sarà un’impresa pubblica/mu-ni-ci-pa-le/
Ginocchia sezionate/tangenti saccagnate/
Questa è la vera/ giustizia popolare/
Vedrai che grande festa/ disfare e frazionare/
Il pasto per i porci/ dobbiamo macellare/
Politici onesti/o ingordi-chi-se-frega/
Vogliamo-ascoltare/il saund delle sega/
Fegati,frattaglie/pancreas e pilori/
Il tempo è già in tre quarti/
E poi passiamo agli arti/
L’autoclave intelligente/
Non fa la marmellata/
Seleziona la poltiglia/
di-ver-si-fi-cata/
che nel settore acca/
posiamo le interiora/
le ossa in quello a lato/
e nulla va sprecato/
no, nulla va mischiato/
muscoli alla raccolta/
quello che conta/
è usarli un’altra volta/
Dentiere e timberlande/ di ogni fetore/
Vanno sterilizzate/ nel depuratore/
Nel cassonetto esse/vestiario e complementi/
I sarti più affermati/ ribollono conenti/
Psichiatri e general/ magistrati sodomiti/
Emergono dall’acido/finalmente puliti/
Ballerina puttanella/regista collo scolo/
Nei Centri dell’Igiene/non puoi sentirti solo/
Laggiù nei pentoloni/si sta davvero insieme/
Si sta molto vicini/ci si vuole tanto bene/
Puoi fare mille incontri/con donne frantumate/
Il sesso non è intero/ma più vero/più sincero/
Il ciclo è terminato/si deve inscatolare/
Con presse assai potenti/noi-lo-possiamo-fare/
Ed ora le lattine/della Rispappolata/
La gente può gustare/con-l’in-sa-la-ta/
È gratis l’alimento/genuino e naturale/
Il metodo migliore/per ri-spar-mia-re/
Spuntino ideale/ sul pane da spalmare/
È buono e stuzzicante/da u-lu-la-re/
E con il Super Skart/collante assai potente/
Rimetti insieme i cocci/come se fosse niente/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
E’ questo il magma, l’impasto, miscuglio originario di materie diverse, fuse insieme per azione del calore della madre terra, che mesta l’epos e l’azione del suo cuore solare: rivoluzione, tempo di raccogliere la distruzione, tempo di saccagnare. Altissima temperatura della massa, informe, termodinamica dell’evoluzione sociale. Unica alternativa l'Inno al Sole per prendere coscienza che lì fuori non c'è niente. Consapevolezza!
Pari. Dispari. Alle bombe del cannon, bim, bum, bam! Ho vinto! Una vittoria provvisoria, provvisoria come l’occupazione, l’inflazione, il governo berluscone, il governo tecnico che va ai Monti, provvisoria come la moneta europea inventata dagli alieni, provvisoria come la democrazia nella quale crede ormai solo l’Annamaria.
Ma chi è sta Annamaria? La mia donna, che non avendo il coraggio di lasciarmi si è fatta operare e adesso si chiama Ugo. E tu, tu, bastardina, bastardino, sei etero, omo, lesbo, trans, mutante? Zic zac, cuci e taglia e scuci e ricuci: “Pene vince, pene perde, pene vince, pene perde! Dov’è finito? Vuole provare lei, punti, punti, anche solo dieci euro, non c’è trucco non c’è inganno! Dica lei… senza impegno… dica dica, ce l’ha cento euro? Che occhio, l’ha trovato subito! Ha vinto!” Cosa ho vinto? Un cavolo ho vinto! Fratelli e sorelle, cantiamo questo rap che segue, la cui headline è la seguente:
A GIULIANO L’APOSTATA
S’INFIAMMEREBBE LA PROSTATA
Salve bella gente/popolo di amici/
Massa proletaria/borghesia-monnezza-varia/
Siberpank virtuali/tosti intellettuali/
Fanchimen/stilisti/ terribili gezzisti/
Sciampiste con la Panda e calvi con il Volvo/
Mafiosi di Milano/milanisti di Murano/
Signori dei bordelli/hobbit e menestrelli/
Mostri terroristi e bolliti misti/
Operai in estinzione e troie da cannone/
Eroi lapidatori/ che dai cavalcavie/
Sfasciate i parabrezze e la carrozzerie/
Salve bella gente/ salve Italia armata/
Mia moglie ieri sera/ s’è-spa-ra-ta/
È che sognava sempre/ di non tornare giammai/
Vedete voi che fare/ dei vostri guai/
Salve bell’Italia/popolo d’eroi/
Sta volta uscir dal buco/ son-ca-chi-tuòi/
Però un consiglio fico/ io sì che ce l’avrei/
Seguite le istruzioni/ e diverrete dèi/
Corrotti e corruttori/ di ogni colore/
Dal mucchio li buttiamo/ nel-fracassatore/
Arrivisti ed arroganti/ giornalisti e cantanti/
Con il braccio meccanico/ giù nel frullatore/
L’Azienda per l’Igiene/ Fiscale e Corporale/
Sarà un’impresa pubblica/mu-ni-ci-pa-le/
Ginocchia sezionate/tangenti saccagnate/
Questa è la vera/ giustizia popolare/
Vedrai che grande festa/ disfare e frazionare/
Il pasto per i porci/ dobbiamo macellare/
Politici onesti/o ingordi-chi-se-frega/
Vogliamo-ascoltare/il saund delle sega/
Fegati,frattaglie/pancreas e pilori/
Il tempo è già in tre quarti/
E poi passiamo agli arti/
L’autoclave intelligente/
Non fa la marmellata/
Seleziona la poltiglia/
di-ver-si-fi-cata/
che nel settore acca/
posiamo le interiora/
le ossa in quello a lato/
e nulla va sprecato/
no, nulla va mischiato/
muscoli alla raccolta/
quello che conta/
è usarli un’altra volta/
Dentiere e timberlande/ di ogni fetore/
Vanno sterilizzate/ nel depuratore/
Nel cassonetto esse/vestiario e complementi/
I sarti più affermati/ ribollono conenti/
Psichiatri e general/ magistrati sodomiti/
Emergono dall’acido/finalmente puliti/
Ballerina puttanella/regista collo scolo/
Nei Centri dell’Igiene/non puoi sentirti solo/
Laggiù nei pentoloni/si sta davvero insieme/
Si sta molto vicini/ci si vuole tanto bene/
Puoi fare mille incontri/con donne frantumate/
Il sesso non è intero/ma più vero/più sincero/
Il ciclo è terminato/si deve inscatolare/
Con presse assai potenti/noi-lo-possiamo-fare/
Ed ora le lattine/della Rispappolata/
La gente può gustare/con-l’in-sa-la-ta/
È gratis l’alimento/genuino e naturale/
Il metodo migliore/per ri-spar-mia-re/
Spuntino ideale/ sul pane da spalmare/
È buono e stuzzicante/da u-lu-la-re/
E con il Super Skart/collante assai potente/
Rimetti insieme i cocci/come se fosse niente/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
Tempo di raccogliere/tempo di saccagnare/
Sapori d’altri tempi/noi li possiamo fare/
E’ questo il magma, l’impasto, miscuglio originario di materie diverse, fuse insieme per azione del calore della madre terra, che mesta l’epos e l’azione del suo cuore solare: rivoluzione, tempo di raccogliere la distruzione, tempo di saccagnare. Altissima temperatura della massa, informe, termodinamica dell’evoluzione sociale. Unica alternativa l'Inno al Sole per prendere coscienza che lì fuori non c'è niente. Consapevolezza!